Tesori

Astrolabio islamico dell'XI secolo. Realizzato per utenti musulmani a scopo di preghiera è stato poi adattato, tradotto e corretto per secoli da parlanti lingua ebraica e occidentale in Spagna, Nord Africa e Italia.

Per maggiori informazioni: Gigante, F. (2024). A Medieval Islamic Astrolabe with Hebrew Inscriptions in Verona: The Seventeenth-Century Collection of Ludovico Moscardo. Nuncius, 39(1), 163-192

Madonna con il Bambino e San Giovannino

Fine XV – Inizi XVI secolo

Olio su tavola, cm 67 x 54
Cornice intagliata e dorata, cm 99.5 x 87

Latona con i figli Apollo e Artemide e i contadini della Licia
Tagliere istoriato dalla credenza di Isabella d’Este-Gonzaga

Urbino
1519-1525 circa

Ambra con piccole sculture e intarsi in avorio

Danzing o Könisberg
Seconda metà XVII secolo

Sei placchette di un cofanetto con coperchio a spiovente

Venezia
Primo quarto del XV secolo

Osso, avorio ed ebano

Autoritratto

1525-1530 circa
Bronzo
Altezza cm 14

Apollo e Marsia

Venezia
1550-1580

Basso Egitto (Saqqara?), Inizio XXVII dinastia (525-404 a.C.)

L'iscrizione sul corpo riporta le parole di Neit, divinità tutelare di Duamutef, uno dei quattro figli di Horo a testa di sciacallo. A Duamutef, personificato dal canopo e dal suo coperchio, era affidata la protezione dello stomaco imbalsamato del defunto, ancora conservato nel vaso.

Alabastro

Vasi di vetro soffiato a stampo con decorazioni dorate a rilievo

Venezia
Fine XVI – Inizi XVII secolo

Vetro